il sensei

federico vottre

3° Dan FIJLKAM
2° Dan Aikikai so Hombu
Docente Federale FIJLKAM – CONI

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BIOGRAFIA

Federico Vottre nasce a Monza il 17/09/1988. Si avvicina al mondo delle arti marziali nel 2001, all’età di tredici anni, iniziando a frequentare un corso di Aikido presso la palestra “La Baita” a Monza con il Maestro Virginio Laurini.

L’anno successivo segue il suo Maestro presso il Judo Club Lissone, dove tuttora pratica e insegna, ed entra nella FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali). Nel 2003 partecipa al campus multidisciplinare intensivo (Aikido Kobayashi Ryu, Go-Ju Ju-Jitsu e Hakko Denshin Ryu Jujutsu) a Czaplinek, Polonia.

Dall’inizio della sua avventura marziale ha preso parte a numerosi stage tenuti da Maestri di caratura internazionale di stile Kobayashi Ryu quali: M° Savegnago, M° Cognard, M° Riondet, M° Halm, M° Wysocki, M° Sato, M° Velinov, M° Flon, M° Berenger, M° Zulpo, M° Desiderio, M° Albanese, M° Gonzato, M° Tessaro e M° Gelai.

Ha inoltre avuto la fortuna e il privilegio di partecipare più volte a stage tenuti da allievi diretti (Uchi-Deshi) del “Fondatore” dell’Aikido (Ōsensei Morihei Ueshiba), quali il M° Tada e il M° Ruddock e di altri stili di Aikido come i Maestri Toutain e Bruno Gonzales.

Dal 2006 al 2018 è iscritto all’Associazione Italiana Aikido e Budo, diretta dal M° Zulpo.

Dal 2015 è Dojo Cho e ideatore dell’Aikido Shinsei Lissone.

Dal 2016 al 2021 ha praticato Tenshin Shōden Katori Shintō-ryū, koryu che comprende lo studio di diverse armi tradizionali dei bushi (Bokken, Bo, Naginata, Yari…), e dal 2017 Hōki-ryū Iaido, koryu di estrazione rapida della spada giapponese. Ha praticato entrambe le discipline sotto la guida del M° Andrea Re 7° Dan.

Dal 2017 è Docente Federale FIJLKAM – CONI.

Nell’estate del 2018 pratica Aikido ad Osaka, in Giappone, ospite dei M° Kimura, M° Kawabe e M° Kawashima dell’Aikido Osaka Buikukai, gruppo affiliato all’Aikikai Foundation. Durante questa visita gli viene riconosciuto il grado di 1° Dan Aikikai so Hombu.

Dall’estate 2018 entra, insieme al Dojo, a far parte ufficialmente dell’Aikido Osaka Buikukai – Aikikai Foundation presieduta dal M° Kimura 8° Dan Aikikai so Hombu.
Nel 2019 si tiene per la prima volta nel Dojo di Lissone uno stage con un Maestro giapponese, il M° Egami Kenzo.

Nel 2023 ha l’onore di ospitare un Seminar Internazionale con praticanti dal Giappone e da tutta Europa (Francia, Belgio, Svizzera, Portogallo e Polonia) a Lissone tenuto dal M° Kimura Jiro 8° Dan Aikikai so Hombu.

CERTIFICAZIONI

Il 17/11/2013 consegue il grado di cintura nera 1° Dan A.I.A.B. a Vicenza.

Il 31/10/2015 consegue il grado di cintura nera 1° Dan FIJLKAM a Vicenza.

L’ 01/11/2015 consegue il grado di cintura nera 2° Dan A.I.A.B. a Vicenza.

Il 26/11/2015 gli viene riconosciuta la qualifica di Responsabile di Dojo A.I.A.B. presso il Judo Club Lissone, dove insegna due volte a settimana.

Il 17/12/2016 gli viene riconosciuta la qualifica di Aspirante Allenatore (1° Livello) FIJLKAM.

Il 15/10/2017 consegue il grado di cintura nera 2° Dan FIJLKAM a Dalmine (BG).

Il 21/07/2018 consegue il grado di cintura nera 1° Dan Aikikai so Hombu ad Osaka (Giappone).

Il 31/10/2021 consegue il grado di cintura nera 3° Dan FIJLKAM a Leinì (TO).

Il 21/11/2021 consegue il grado di cintura nera 2° Dan Aikikai so Hombu a Madrid (Spagna)

Il 01/01/2022 gli viene riconosciuta la qualifica di Allenatore (2° Livello) FIJLKAM.

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VITA PRIVATA

Federico Vottre è laureato in Scienze Internazionali ed Istituzioni Europee (ramo di Diplomazia Internazionale delle Scienze Politiche) presso l’Università Statale di Milano e attualmente lavora come Digital Strategist (Marketing Strategico). Nel 2012 è co-fondatore dell’Associazione di Promozione Sociale “Rebelot” a Vedano al Lambro; Associazione che, nei suoi scopi originari, si occupa di sviluppo delle attività giovanili sul territorio con l’organizzazione di eventi musicali, artistici e fotografici. Nel tempo libero, suona diversi strumenti musicali in un gruppo di musica irlandese.

Gli inizi

Dopo 7 anni di calcio, un giorno chiesi a mia madre: “Mamma, mi sono stufato! Voglio smettere di tirare calci ad un pallone”.

Iniziai così la ricerca di un nuovo sport: Basket? Pallavolo?
Finchè il mio vicino di casa mi convinse a seguire un suo allenamento di Karate, dove ragazzini urlanti tiravano pugni e calci con estrema convinzione.
Al termine dell’allenamento, guardai mia madre: “Mamma, io NON farò MAI Arti Marziali!”

Ed eccomi qui, dopo più di 20 anni di Aikido.
Era l’estate del 2001 quando, durante l’oratorio estivo, un ragazzino mi parlò per la prima volta di Aikido: ne rimasi affascinato, visto che toccava aspetti storici e culturali molto profondi ed interessanti, senza andare sulla “violenza bruta”.

A Settembre, chiesi a mia madre il permesso (avevo quasi 13 anni) di provare questa disciplina. La risposta fu: “Vuoi passare da un campo da calcio dove puoi correre all’aperto per finire in un buco di palestra? Se vuoi, te lo paghi tu con le tue mance.” E così feci: chiesi ai nonni un “aumento”, comprai il bokken per 25.000 Lire e un fotolibro di Saito Sensei.

Mi presentai alla Palestra la Baita di Monza dove conobbi il mio futuro Maestro Virginio Laurini. Rimasi affascinato dall’Aikido e dalla personalità del Maestro, così mi sentii al posto giusto al momento giusto.

A scuola ero sempre bersaglio di bulli, finendo anche all’ospedale per un colpo subito alla testa da parte di un mio compagno. Non avevo amici in classe. Non mi avvicinai all’Aikido per imparare a difendermi e tuttora non credo in quel tipo di autodifesa. Cercavo solo la sicurezza personale che mi mancava per poter uscire dalla mia timidezza e insicurezza. Se qualcuno, all’epoca, mi avesse chiesto “Cosa cerchi nell’Aikido?” avrei risposto “uno strumento per non farmi mettere i piedi in testa”.

Gli incontri con i Maestri

Dopo 7 anni di calcio, un giorno chiesi a mia madre: “Mamma, mi sono stufato! Voglio smettere di tirare calci ad un pallone”.

Iniziai così la ricerca di un nuovo sport: Basket? Pallavolo?
Finchè il mio vicino di casa mi convinse a seguire un suo allenamento di Karate, dove ragazzini urlanti tiravano pugni e calci con estrema convinzione.
Al termine dell’allenamento, guardai mia madre: “Mamma, io NON farò MAI Arti Marziali!”

Ed eccomi qui, dopo più di 20 anni di Aikido.
Era l’estate del 2001 quando, durante l’oratorio estivo, un ragazzino mi parlò per la prima volta di Aikido: ne rimasi affascinato, visto che toccava aspetti storici e culturali molto profondi ed interessanti, senza andare sulla “violenza bruta”.

A Settembre, chiesi a mia madre il permesso (avevo quasi 13 anni) di provare questa disciplina. La risposta fu: “Vuoi passare da un campo da calcio dove puoi correre all’aperto per finire in un buco di palestra? Se vuoi, te lo paghi tu con le tue mance.” E così feci: chiesi ai nonni un “aumento”, comprai il bokken per 25.000 Lire e un fotolibro di Saito Sensei.

Mi presentai alla Palestra la Baita di Monza dove conobbi il mio futuro Maestro Virginio Laurini. Rimasi affascinato dall’Aikido e dalla personalità del Maestro, così mi sentii al posto giusto al momento giusto.

A scuola ero sempre bersaglio di bulli, finendo anche all’ospedale per un colpo subito alla testa da parte di un mio compagno. Non avevo amici in classe. Non mi avvicinai all’Aikido per imparare a difendermi e tuttora non credo in quel tipo di autodifesa. Cercavo solo la sicurezza personale che mi mancava per poter uscire dalla mia timidezza e insicurezza. Se qualcuno, all’epoca, mi avesse chiesto “Cosa cerchi nell’Aikido?” avrei risposto “uno strumento per non farmi mettere i piedi in testa”.